Ricordo che avevo iniziato una raccolta di miniassegni, erano molto colorati e alcune banconote avevano grafiche audaci e spinte; erano soprattutto da 50 e 100 lire, poca roba. Sostituivano le monete che, per questioni mai chiarite fino in fondo, erano sempre meno. Prima gli spiccioli venivano rimpiazzati con gettoni e francobolli e questi anche usati al casello dell’autostrada come resto in una bustina trasparente. Ce n’era sempre qualcuna nel vano portaoggetti del cruscotto dell’auto di mio nonno.
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