Un’aula universitaria a Ginevra. Un anno accademico nel primo decennio del secolo scorso. Una lezione di un corso di linguistica generale: i presenti non sono folla. Tutti prendono appunti. Stanno dietro alla parola del professore. Sul suo quaderno, uno annota: “La lingua è tutta piena di realtà apparenti, di fantasmi”. Un altro: “Cosa è fantasma e cosa realtà?”. Un terzo: “La lingua è riempita di realtà apparenti”. Più dettagliato di tutti, infine, un quarto: “La lingua è piena di realtà ingannevoli, dal momento che tanti linguisti hanno creato fantasmi ai quali si sono legati.
Immagini:
